Guida al Buono Postale Ordinario: Scopri e Calcola il rendimento

A dicembre 2023 Poste italiane spa ha iniziato la distribuzione di un nuovo Buono Fruttifero Postale Ordinario (BFP) con dei nuovi tassi di interesse e rendimenti fissi crescenti. Come le precedenti edizioni anche questo nuovo buono ha durata 20 anni ed ha la garanzia dello Stato italiano. Per permettervi di capire se conviene investire i vostri risparmi in questo prodotto finanziario, il nostro gruppo di esperti di finanza e giuristi ha realizzato questa nuova guida al Buono Postale Ordinario: scopri e calcola con noi il rendimento reale di questo buono emesso da Cassa depositi e Prestiti (CDP) e distribuito da Poste italiane.

Le fonti per questa guida al buono postale ordinario sono state: il sito di Cassa depositi e Prestiti (CDP), il sito di Poste italiane, i fogli informativi del prodotto che trovate anche in basso nella nostra pagina.

Indice

Guida al Buono Postale Ordinario: scopri cos’è

I buoni postali, detti anche BFP, sono strumenti finanziari emessi da Cassa depositi e prestiti spa e sono la forma di raccolta di denaro in prestito garantita dallo Stato più antica d’Italia. I buoni postali sono distribuiti da sempre in esclusiva da Poste italiane quindi per sottoscriverli bisogna rivolgersi in ufficio postale o utilizzare i canali online di Poste. Oggi i clienti del risparmio postale, emesso da Cassa depositi e Prestiti e distribuito da Poste italiane, sono quasi 27 milioni!

guida al buono postale ordinario

I soldi raccolti con i buoni postali come vengono impiegati?

La finalità dichiarata da Cassa depositi e prestiti spa (CdP) nel raccogliere questi prestiti dai cittadini è quella di sostenere lo sviluppo economico finanziando le aziende italiane, gli enti del territorio, i comuni. In passato molte di queste risorse sono state girate ai comuni ed altri organi locali sotto forma di mutui a lunghissima scadenza per la costruzione di infrastrutture come scuole, ponti e strade. Oggi gli impieghi di CdP spa sono molto più vari ed articolati e parte delle somme raccolte sono depositate sul conto di tesoreria del Ministero del Tesoro e sono quindi usati direttamente dal Governo italiano.

Ci sono vari tipi di buoni? Come si differenziano tra loro?

Ci sono buoni di diverso tipo e si differenziano fra loro principalmente per la data in cui sono stati resi disponibili, la loro durata, i tassi di interesse offerti e la modalità con cui questi interessi maturano. Ogni volta che una di queste caratteristiche cambia il buono in emissione non si può più acquistare e viene fatta una nuova “emissione”.

Il nuovo buono postale emesso ha nuove caratteristiche ed è caratterizzato da un nuovo numero di serie. In alcuni casi non tutti possono sottoscrivere un certo tipo di buono postale. Ci sono ad esempio dei buoni fruttiferi postali che possono essere sottoscritti solo da bambini e ragazzi ancora minorenni. Sono i cosiddetti buoni fruttiferi postali riservati ai minori, una tipologia che offre sempre i tassi di interesse più alti.

Il buono fruttifero postale ordinario è la tipologia di buono più semplice e lineare ed è sempre stato disponibile per i risparmiatori. Oggi è anche quello con durata maggiore fra quelli disponibili. Se andate in ufficio postale a chiedere di fare un buono quasi certamente vi proporranno in buono fruttifero ordinario. È la proposta più facile da fare per l’impiegato di Poste ma non sempre è la soluzione più adatta alle vostre esigenze di risparmio. Vi consigliamo di informarvi un minimo prima di andare in ufficio postale.

Se volete sapere quali sono tutti i buoni fruttiferi postali in vendita oggi e farvi un’idea di quello più adatto alle vostre esigenze potete leggere qui il nostro articolo sui migliori buoni fruttiferi postali del 2023.

calcolo buono postale ordinario

Guida al buono postale ordinario: Scopri come funziona

Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: si prestano i propri risparmi a Cassa depositi e Prestiti spa attraverso poste italiane spa per un certo periodo di tempo. Alla scadenza ci viene restituita la somma di denaro prestata più gli interessi maturati meno le tasse e l’imposta di bollo da pagare allo Stato.

Il vantaggio della garanzia dello Stato italiano

Un grande vantaggio dei buoni fruttiferi postali bfp è che sono garantiti dallo Stato italiano (il che non li rende oggetto della normativa del bail-in come gli altri titoli) ed il fatto che non sono soggetti alle oscillazioni di mercato. Questo vuol dire che in ogni momento il buono postale si può restituire ed ottenere il capitale investito più gli interessi maturati fino a quel momento.

Questo non si può fare ad esempio con i Buoni del Tesoro (BTP). Per questi strumenti di investimento garantiti dallo Stato bisogna andare sul mercato dei titoli e rivenderli ad un altro risparmiatore al prezzo che in quel momento viene fatto sul mercato. Questo prezzo potrebbe essere più alto o più basso di quello iniziale del titolo. Nel primo caso ci sarebbe un guadagno, nel secondo una perdita in conto capitale.

I vantaggi delle due forme di emissione

I buoni sono strumenti finanziari che possono essere acquistati sia in “formato cartaceo” che in “formato dematerializzato”. Nel primo caso vi porterete a casa un bel foglio di carta più o meno pregiata che rappresenta il buono fruttifero postale.

Nel caso di buoni postali dematerializzati (alcuni esistono solo così come ad esempio il buono fruttifero postale Risparmio Sostenibile) non si porta a casa un pezzo di carta ma bisogna essere possessori di un libretto postale o di un conto corrente postale che servirà da appoggio, da deposito dei titoli. Alla scadenza le somme saranno accreditate direttamente sul conto.

Ricordate che il buono fruttifero postale non può più essere al portatore quindi il pezzo di carta è solo simbolico, è come un ricordo per voi. Se lo smarrite potete in ogni caso chiederne un duplicato in ufficio postale al costo di 1,5 euro.

Il vantaggio del rimborso “a vista” dei buoni postali senza perdite

I buoni postali fruttiferi possono essere rimborsati in qualsiasi momento senza perdere mai il capitale iniziale. Il sottoscrittore può richiederne la restituzione sempre prima della scadenza, sia online che presso uno degli oltre 13.000 uffici postali sparsi su tutto il territorio italiano. Questa possibilità unica tra i prodotti finanziari, unita alla possibilità di rimborso parziale del buono, serve a mitigare in parte le lunghe durate e il pagamento degli interessi alla fine del periodo di sottoscrizione.

Il vantaggio del capitale sempre disponibile

Come ampiamente spiegato sopra un grande vantaggio dei buoni postali, e quindi anche del buono fruttifero postale ordinario, è la libertà di poter chiedere in qualsiasi momento il rimborso del titolo senza alcuna perdita in linea capitale e in interessi maturati.

Nel caso di buoni in forma dematerializzata il rimborso può essere chiesto anche solo per una parte del capitale, in questo caso si definisce rimborso parziale. Questa possibilità di frammentare il rimborso è una grande comodità che in caso di imprevisti ci permette di toccare i nostri risparmi il meno possibile. E’ anche molto utile nel caso in cui ci sia un rialzo generale dei tassi di interesse. In questo caso si può vendere senza perdite e usare parte di questi risparmi per investire in prodotti diventati più redditizi. Con i buoni cartacei, invece, non è possibile rimborsare parzialmente il buono ma solo per intero recandosi in ufficio postale con il buono cartaceo.

Il buono fruttifero postale ordinario, come tutti gli altri buoni postali, è quindi un investimento immediatamente liquidabile che vi restituisce sempre almeno il capitale inizialmente investito. Il rimborso anticipato infatti non comporta perdite di capitale né penalità. Ovviamente rimborsando anticipatamente rinunciate agli interessi non ancora maturati.

I tassi di interesse dei buoni fruttiferi postali

Tipicamente i buoni postali sono prodotti a tasso di interesse fisso con rendimenti fissi crescenti anche se in un recente passato ci sono stati diversi tipi di buoni fruttiferi postali con rendimenti variabili. Ad esempio fino a qualche tempo Cassa depositi e Prestiti emetteva dei buoni indicizzati all’inflazione italiana, oppure c’erano il buono obiettivo 65 che aveva anche un utilizzo molto simile ad un prodotto pensionistico e il buono Europa (legato all’indice Euro Stoxx 50).

Oggi l’unico buono postale fruttifero indicizzato è il buono Risparmio Sostenibile che solo per l’ultimo anno è collegato ad un indice azionario ESG. Qui trovate il nostro articolo che vi racconta il suo funzionamento e qual è la nostra opinione.

In generale i tassi fissi e crescenti dei BFP sono sempre più bassi dei BTP con la stessa scadenza. Ricordiamo che entrambi hanno la garanzia dello stato italiano ma i buoni postali hanno il vantaggio di poter essere incassati anticipatamente senza perdite in conto capitale. Più avanti spiegheremo meglio cosa intendiamo. Questo vantaggio ha un costo per il cliente che si paga con un tasso di interesse più basso e quindi un rendimento più basso.

Il vantaggio della fiscalità agevolata dei buoni fruttiferi postali

Altro importante vantaggio dei buoni postali è relativo alla fiscalità agevolata a cui sono sottoposti. A differenza degli altri strumenti finanziari, che sono soggetti all’aliquota del 26% di tasse sugli interessi, i rendimenti dei buoni sono tassati solo al 12,5% come gli altri titoli di Stato. Inoltre sono esenti dall’imposta di successione.

Il buono postale ordinario, così come la maggior parte dei prodotti finanziari, è soggetto a due tipi di tassazione: l’imposta di bollo dello 0,2% sul capitale investito e la ritenuta fiscale agevolata del 12,5% sugli interessi.

I vantaggi dell’aliquota fiscale agevolata sugli interessi

Agli interessi dei buoni postali fruttiferi e quindi anche a quelli del buono ordinario, è applicata una ritenuta fiscale agevolata del 12,5% come gli altri titoli di Stato. Gli altri prodotti finanziari come ad esempio i conti deposito, sotto soggetti ad un’aliquota del 26%.

Guida al buono postale ordinario: L’imposta di bollo sui buoni

Anche per il 2023 l’imposta di bollo sui buoni e quindi anche sul buono fruttifero postale ordinario, è pari allo 0,2% del capitale (vi diranno che l’aliquota è lo 0,02 per mille, questo valore equivale allo 0,2%). L’imposta di bollo non si paga se al 31 dicembre il valore complessivo di tutti i propri buoni è inferiore ai 5.000 euro.

Nel caso in cui l’imposta di bollo sia maggiore del valore degli interessi maturati al netto della ritenuta fiscale, la somma dovuta non diminuirà mai il vostro capitale ma sarà pagata o da poste italiane spa o da CDP.

Questa che sembrerebbe una eventualità remota nel recente passato è stata molto comune a causa dei tassi di interesse prossimi allo zero. Pensate ad un buono fruttifero ordinario che i primi due anni era infruttifero. Riscuotendolo alla fine dei due anni gli interessi erano uguali a zero ma l’imposta di bollo da pagare era pari allo 0,2% sul capitale per ogni anno di possesso. Quindi le imposte erano più alte degli interessi maturati. In questi casi, grazie alla natura particolare dei buoni fruttiferi postali, la quota di imposta di bollo dovuta che avrebbe eroso il capitale iniziale è stata pagata da Poste italiane o da CdP.

Se volete saperne di più sull’imposta di bollo dei buoni postali potete leggere qui il nostro articolo dettagliatissimo in proposito.

Il vantaggio di un taglio minimo ridotto

Il capitale minimo impiegabile nel buono ordinario è di soli 50 euro. La somma massima che si può investire nel buono ordinario è di 3 milioni di euro. E’ possibile quindi iniziare a risparmiare anche con piccole somme periodiche accumulando pian piano un capitale. Questo si può fare anche con un piano di accumulo di buoni fruttiferi postali che prende il nome di Risparmio Semplice.

Il vantaggio delle cointestazione dei buoni fruttifero postali

I buoni fruttiferi postali possono essere intestati a più persone fino ad un massimo di quattro persone. Ognuno degli intestatari può in ogni momento riscuotere il buono anche senza una delega degli altri. La riscossione delle somme è possibile anche in caso di decesso di uno degli intestatari, basta presentarsi in ufficio e riscuotere la somma.

Se volete approfondire potete leggere qui il nostro articolo sui buoni cointestati con un defunto.

Guida al buono fruttifero postale ordinario: scopri e calcola il rendimento

I buoni postali ordinari emessi da cassa depositi e prestiti spa hanno durata di 20 anni (ma, ricordiamo, può essere rimborsato in qualsiasi momento con gli interessi maturati) e riconoscono tassi di interesse annuali crescenti nel tempo. Questo vuol dire che i singoli tassi nominali sono calcolati solo per quell’anno, non valgono per gli anni precedenti. Quindi per calcolare il tasso effettivo reale di ogni anno dovete calcolare un tasso di interesse medio.

Niente paura, abbiamo fatto noi questo calcolo per voi e di seguito vi indicheremo anche il tasso lordo effettivo annuo reale. Come abbiamo spiegato sopra gli interessi sono calcolati bimestralmente in regime di capitalizzazione semplice e capitalizzano annualmente in regime di capitalizzazione composta.

In estrema sintesi il nuovo buono fruttifero ordinario dopo 20 anni di attesa rende solo il 2,7% annuo lordo a cui bisogna sottrarre le imposte che fanno diventare il rendimento pari al 2,48% annuo netto. La serie precedente rendeva molto di più: il 3,5%.

Alla fin fine il rendimento effettivo annuo lordo netto sarà del 2,48% al termine dei 20 anni.

fonte: foglio informativo Cassa depositi e Prestiti

Guida al buono postale ordinario: i tassi di interesse

Bfp ordinario: tabella tasso nominale annuo lordo

AnnoTasso nominale
annuo lordo
10,5%
20,5%
31%
41,5%
51,5%
61,75%
72%
82,5%
92,5%
102,5%
112,5%
122,5%
133,5%
143,5%
153,5%
164%
174,5%
184,5%
195%
205,5%
fonte: poste italiane spa

Buono fruttifero postale ordinario: tabella tasso effettivo annuo lordo

AnnoTasso effettivo
annuo lordo
10,5%
20,5%
30,67%
40,87%
51%
61,12%
71,25%
81,4%
91,53%
101,62%
111,7%
121,77%
131,9%
142,01%
152,11%
162,23%
172,36%
182,48%
192,61%
202,75%
fonte: poste italiane spa

Guida al buono postale ordinario: scopri e fai il calcolo buono postale ordinario con il nostro calcolatore simulatore

Adesso che avete capito qual è il tasso reale di questo buono ordinario potete confrontarlo con gli altri prodotti finanziari che offre il mercato. Se volete anche calcolare il rendimento effettivo del vostro capitale investito potete utilizzare il nostro calcolatore simulatore qui in basso.

Inserite la somma da investire ed avrete il valore finale alla scadenza dei 20 anni e tutti valori intermedi che otterrete se lo rimborserete anticipatamente.

buono postale ordinario simulazione

In maniera approssimativa, solo per avere un’idea, possiamo dire che dopo 20 anni il vostro capitale aumenta di poco più della metà. Ricordate inoltre che se investite più di 5.000 euro dovrete pagare per ogni anno lo 0,2% di imposta di bollo. Questo ridurrà il vostro valore finale.

Attenzione però ricordate che non dovete usare i vostri soldi per almeno 20 anni. Quanti anni avrete a quella data? come cambierete in questi due decenni? Se fate questo semplice esercizio di immaginazione potete rendervi conto meglio di quello che state facendo.

La capitalizzazione composta del buono fruttifero postale ordinario

Secondo noi una delle caratteristiche dei buoni fruttiferi postali più importanti da valutare per i risparmiatori è che i buoni pagano tutti gli interessi solo alla scadenza del titolo. A differenza di altri strumenti finanziari che pagano ogni sei mesi o ogni anno degli interessi sotto forma di “cedole”, i buoni fruttiferi postali restituiscono capitale ed interessi solo alla fine del periodo di scadenza. Nel caso di un buono fruttifero postale ordinario gli interessi, assieme al capitale, saranno pagati dopo 20 anni, dalla sottoscrizione del titolo.

Questa caratteristica è importantissima per decidere come investire i nostri soldi. Se avete bisogno di una rendita periodica i buoni fruttiferi postali non sono lo strumento adatto. Se invece non volete più toccare i vostri risparmi per diversi anni allora i buoni postali sono lo strumento adatto.

Questo pagamento posticipato degli interessi permette anche di guadagnare di più perché ogni anno i nuovi interessi vengono calcolati sul capitale più gli interessi già maturati negli anni precedenti. Questa peculiarità si chiama “regime di capitalizzazione composta” detto anche con un termine desueto: anatocismo.

Nel buono fruttifero postale ordinario gli interessi maturano, ma non vengono pagati, ogni due mesi (regime di capitalizzazione semplice). Questo significa che ogni bimestre il valore del buono verrà remunerato con 2/12 del tasso di interesse annuo lordo previsto per quell’anno. Questi interessi bimestrali maturati diventano poi anche loro oggetto di interesse alla fine dell’anno in corso e poi per tutti gli anni successivi. Per i primi 12 mesi di sottoscrizione però perché questo buono ordinario è infruttifero.

Guida al buono postale ordinario: come acquistare il nuovo buono

Il buono postale ordinario può essere sottoscritto recandosi fisicamente presso uno degli oltre 13.000 uffici postali sparsi in tutta Italia o attraverso i canali di vendita online di Poste italiane. Se volete necessariamente la versione cartacea dovete andare per forza in ufficio postale.

La comodità dell’acquisto in ufficio postale

Come abbiamo detto sopra recandovi personalmente in uno qualunque dei numerosi uffici postali potrete sottoscrivere il buono postale ordinario in forma “cartacea” o “dematerializzata” sia da soli che con altri intestatari.

Benché la forma cartacea abbia dalla sua la sensazione di poter tenere tra le mani il buono stampato e di poter toccare con mano il proprio investimento (fino a qualche tempo fa anche le obbligazioni e le azioni erano disponibili in formato cartaceo), questa comodità porta con sé dei rischi. Il principale è di dimenticarsi di andare ad incassare il buono alla data di scadenza con il pericolo di cadere nella prescrizione definitiva del titolo. Con la forma “dematerializzata” invece i vostri soldi alla scadenza saranno accreditati direttamente sul vostro conto di regolamento; libretto o conto bancoposta che sia. Inoltre questa forma vi permette di poter chiedere un rimborso anticipato parziale del vostro buono ordinario in caso di necessità.

Pur potendo andare in qualunque ufficio postale vi consigliamo di scegliervene uno comodo. In futuro potrebbe essere necessario recarsi nell’ufficio postale in cui si è sottoscritto il buono per compiere più velocemente determinate operazioni.

La semplicità dell’acquisto online

Dal 2019 il buono dematerializzato può essere acquistato direttamente online anche da chi non è già cliente di Poste italiane. Chi possedeva un libretto Smart o un conto bancoposta abilitato alle operazioni online poteva acquistarlo online già da alcuni anni prima. Il processo è molto migliorato negli anni e oggi l’acquisto è quasi allo stesso livello di semplicità di quello dei servizi online delle banche tradizionali. Non è ancora possibile acquistare buoni cartacei oppure cointestati con altre persone. Per superare questi limiti dovete recarvi in ufficio postale.

Guida al buono postale ordinario: tutti i dettagli nel nuovo foglio informativo

Se dopo aver letto la nostra guida al buono postale ordinario volete verificare tutti i dettagli del funzionamento del nuovo buono, potete leggere di seguito il foglio informativo del BFP. Il foglio informativo dei buoni postali è il documento ufficiale che descrive tutto quello che dovete sapere sui buoni fruttiferi emessi da cassa depositi e prestiti spa. E’ un po’ complesso da leggere ed in alcuni punti richiede anche delle conoscenze specifiche di finanza. Noi in questo e negli altri articoli cerchiamo di scegliere per voi le cose importanti da conoscere e quelle nascoste sui cui fare attenzione.

Noi come sempre vi consigliamo di andare sempre alla fonte delle informazioni per farvi un’opinione completa ed autonoma.

Cosa fare in caso di buoni fruttiferi postali cartacei scaduti o prescritti

Un buono fruttifero postale viene considerato scaduto quando non riconosce più nessun rendimento. Se ad esempio si sottoscrive un buono fruttifero ordinario, quindi un buono con una durata di 20 anni, a partire dal 21° anno il buono non produrrà più nessun interesse e sarà perciò considerato scaduto.

Dal giorno successivo a quello della scadenza è prevista la decorrenza del termine di prescrizione che per i buoni fruttiferi postali cartacei avviene in 10 anni a prescindere dalla loro tipologia. Al termine di questo periodo si perde completamente il diritto di riscuotere capitale ed interessi. Ricordatevi quindi sempre di incassare i vostri buoni al massimo entro il termine di prescrizione.

Il nostro consiglio è di riscuotere subito alla scadenza il buono postale ordinario senza aspettare oltre. In passato dopo i 20 anni il buono ordinario maturava ancora interessi per altri 10 anni anche se con la capitalizzazione semplice. Oggi però non è più così e non ha nessun senso economico non andare ad incassare il buono fruttifero alla scadenza. Oltre a non far fruttare i nostri risparmi rischieremmo di perdere completamente i soldi al raggiungimento del termine della prescrizione.

Se volete sapere quali sono i buoni in scadenza quest’anno potete leggere qui il nostro articolo.

Conclusioni della guida al buono postale ordinario: scopri e calcola il rendimento

Come abbiamo visto insieme prima questo nuovo buono fruttifero postale ordinario emesso da dicembre 2023 mantiene tutte le caratteristiche dei buoni postali emessi da Cassa depositi. I tassi sono stati ridotti rispetto la serie precedente. Alla fin fine il tasso di interesse effettivo annuale che si ottiene dopo 20 anni è il 2,75% annuo lordo e 2,48% netto.

Già oggi titoli di Stato con scadenze molto più ravvicinate offrono tassi molto più alti con la stessa garanzia dello Stato. La possibilità di condividere attraverso la cointestazione il buono ordinario con altre persone lo rende uno strumento ancora più flessibile per scopi che vanno oltre il semplice investimento ottimale del proprio risparmio. Ricordate sempre di incassare il buono entro il suo termine di prescrizione per non perdere definitivamente tutti i vostri soldi.

Questo buono ordinario rispetto ad altri investimenti ha in più la rimborsabilità alla pari in ogni momento e la capitalizzazione composta degli interessi. Questo assieme alla possibilità di rimborso parziale in caso di dematerializzazione lo rende un prodotto che vi lascia la possibilità di liquidarlo in futuro senza perdite in conto capitale se i tassi degli altri prodotti dovessero salire notevolmente.

Insomma un prodotto semplice, sicuro, che lascia una porta aperta in caso di futuri imprevisti. Il tutto al prezzo di un tasso di interesse molto basso, ancora non allineato a quelli di mercato.

Usate il nostro simulatore online per il calcolo buono postale ordinario e la scelta del vostro investimento migliore.

Lasciate in basso i vostri commenti oppure scrivete alla redazione e cercheremo di risolvere i vostri quesiti: [email protected]

Ora puoi leggere qui quali sono i buoni con i tassi reali più alti.